Benefici fiscali, fondi e rimborsi tra i sostegni alle aziende impiegate nel sociale.
Da Prada a Tim, da Generali a Deutch Bank, da Kpmg a Leroy Merlin, da Edison a L’oreal passando attraverso Accenture, Ubs, Abb, A2A, solo per fare qualche nome: sono sempre di più i datori di lavoro che “prestano” i dipendenti al volontariato, anche in Italia.
Azioni “socialmente responsabili” che hanno un costo, ma pure un impatto importante sull’azienda: “Migliore reputazione, lavoratori più motivati, migliore produttività commerciale” esemplifica sul suo portale Ciessevi, Centro servizi per il volontariato della città metropolitana di Milano che si occupa, tra l’altro, di facilitare l’incontro tra profit e non profit.
E insieme a tutto ciò, si ritrova anche qualche vantaggio più tangibile, come il beneficio fiscale.