Uno studio di tre università evidenzia la clamorosa relazione fra epidemia e inquinamento E i danni sono maggiori nelle zone che non hanno fermato o modificato la produzione. Becchetti: serve un «Green new deal» per coniugare valore economico e tutela ambientale.
Nelle zone dove la qualità dell’aria è storicamente bassa e la densità socioeconomica alta, l’epidemia di Coronavirus trova terreno fertile. Dopo uno studio degli scienziati di Harvard, che hanno fornito prove solide al legame tra inquinamento atmosferico e gravità dell’epidemia da Covid-19, arriva una ricerca di quattro studiosi italiani, che cercano di gettare luce sulle forti disomogeneità nella diffusione e nel tasso di letalità del morbo fra diverse aree geografiche della penisola.
Lo studio ha analizzato l’impatto di cinzato l’impatto di cinque fattori principali su queste differenze e ha scoperto il ruolo preminente dei primi due: l’inquinamento da polveri sottili, l’attività economica, le misure di lockdown, il clima e la struttura demografica.