Nel nuovo studio Deloitte, il punto di vista delle imprese italiane e dei professionisti della gestione della sostenibilità.
La consapevolezza nei confronti del cambiamento climatico e degli impatti sociali ed economici delle proprie attività è diventata un criterio guida nella strategia di molte organizzazioni.
In questa tendenza rientra il sempre più crescente ricorso a figure come il Sustainability Manager o il CSO – Chief Sustainability Officer, risultato di quello che è sentito come un crescente imperativo aziendale, in cui sostenibilità e interessi economici sono strettamente allineati.
Attraverso un’indagine completamente dedicata a queste nuove e complesse figure, Deloitte si pone l’obiettivo di esplorare il loro ruolo all’interno delle aziende, per valutare le priorità, le sfide e le competenze necessarie per diventare manager della sostenibilità e capire come questi professionisti interagiscono con gli stakeholder interni ed esterni all’azienda.
Il progetto parte da un’analisi dello stato dell’arte degli strumenti a supporto della sostenibilità utilizzati dalle imprese: piani di sostenibilità, priorità nell’allocazione di risorse, KPI per la valutazione e rendicontazione delle iniziative.
Dalla ricerca emerge come la presenza di un responsabile della sostenibilità agevoli il raggiungimento degli obiettivi aziendali. A questo si aggiunge un approfondimento del punto di vista degli stessi Sustainability Manager sul proprio ruolo e le sue evoluzioni, mettendolo a confronto più in generale con la prospettiva delle aziende italiane su questi stessi temi.