Sono sempre di più le imprese che promuovono e organizzano attività di volontariato per i propri dipendenti durante l’orario di lavoro. Per questo Terzjus, in collaborazione con Eudaimon e Fondazione Roche, ha promosso una ricerca per capire le opportunità che questo strumento offre all’organizzazione, ai suoi collaboratori e al Terzo Settore.
Donare il proprio tempo a un’associazione del Terzo Settore anche durante l’orario di lavoro è possibile. È l’obiettivo del volontariato d’impresa, una pratica attraverso cui un’impresa incoraggia, supporta e – in molti casi – organizza la partecipazione dei propri lavoratori ad attività di organizzazioni non profit. Il tutto proprio durante l’orario lavorativo.
Questo strumento produce un impatto per l’azienda, i lavoratori e le organizzazioni non profit. Queste ultime possono infatti contare sul coinvolgimento di un numero maggiore di volontari per portare avanti i loro scopi sociali. I dipendenti delle organizzazioni che investono nel volontariato d’impresa hanno, invece, la possibilità di apprendere nuove competenze, mettersi in gioco e – al tempo stesso – sostenere delle organizzazioni del Terzo Settore. Cosa che spesso fanno al di fuori dell’orario di lavoro: secondo un recente report pubblicato da Istat, CSVnet e Fondazione Volontariato e Partecipazione, nel nostro Paese ci sono infatti oltre 6,6 milioni di volontari.
Cogliendo l’occasione della pubblicazione di una recente ricerca s curata da Terzjus, Fondazione Roche e Eudaimon, di seguito andiamo ad approfondire questo argomento.