Quota mille sempre più vicina per le società benefit italiane. Ad aprile erano 926, quasi il doppio rispetto a un anno prima (511 al 31 marzo 2020- fonte Infocamere). Non c’è regione della penisola che non presenti almeno una realtà produttiva caratterizzata dalla forma giuridica introdotta dalla legge entrata in vigore nel 2016 e che individua le imprese che perseguono il profitto e, allo stesso tempo, il bene comune. In Lombardia sono 316, sul podio anche Lazio (117) ed Emilia Romagna (94). In coda Molise e Valle d’Aosta (1), Basilicata (4) e Calabria (5).
«I numeri raggiunti dalle società benefit in Italia – spiega Mauro Del Barba, presidente Assobenefit – sono tanto significativi da portare in evidenza il raddoppio anno su anno, ma un’analisi attenta dello storico, a partire dal 2016, dimostra che la crescita rappresenta una costante. Siamo partiti con l’adozione di questa forma giuridica da parte di imprese che la consideravano un vero e proprio vestito su misura, con la trasformazione di due imprese a settimana. L’anno dopo si contavano 200 realtà lungo tutta la penisola, grazie a una seconda ondata frutto di una campagna di sensibilizzazione importante».
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