C’è chi lo usa per diversificare il proprio “paniere” di welfare aziendale e chi fa un regalo speciale ai propri clienti. Le ragioni che possono portare un’azienda a finanziare una borsa di studio Intercultura sono diverse. Comune, in ogni caso, finisce per essere il giudizio sull’iniziativa: chi l’ha sostenuta per un anno tende a ripetere l’esperienza.
Si guardi il caso di Barilla, per esempio, la partnership con Intercultura va avanti da qualcosa come un ventennio, con un numero di borse finanziate che varia da due a otto l’anno per i figli dei dipendenti.
Particolare non di poco conto: il vicepresidente del gruppo, Luca Barilla, quarant’anni fa in Texas, fece quest’esperienza in prima persona per un anno intero. E da sempre ne parla in termini entusiastici.