di MICHELE BOCCI e LUIGI DELL’OLIO. Con un commento di PAOLO GRISERI.
Asili nido, polizze sanitarie, ore di permessi per assistere i genitori, sostegno allo studio dei figli: mentre lo Stato riduce sempre più l’aiuto alle famiglie, un numero crescente di imprese stringe accordi per offrire ai lavoratori forme alternative di retribuzione. Una tendenza che il governo vuole incentivare attraverso gli sgravi fiscali introdotti nella Legge di Stabilità.
Ma che mette in difficoltà i sindacati, divisi tra la necessità di migliorare le condizioni dei loro iscritti e il timore che i servizi pubblici possano essere uteriormente penalizzati.
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