Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l’AI Act, un disegno di legge che aveva come relatore l’eurodeputato italiano Brando Benifei. Questo ultimo passaggio formale apre la strada all’entrata in vigore, nel corso dell’anno, delle prime importanti norme che regolano l’Intelligenza artificiale (IA) a livello mondiale. L’AI Act dovrebbe diventare legge ufficiale entro la metà del 2024, dopo l’approvazione da parte degli Stati membri dell’Ue, e le sue misure saranno introdotte gradualmente nell’arco di due anni.
Questa complessa e ricca norma è incentrata sulla sicurezza dei consumatori valutando i sistemi di IA in base al rischio che possono avere sui diritti dei cittadini: le applicazioni più rischiose sono soggette a maggiori controlli o a veri e propri divieti. La legge vieta alcuni usi specifici dell’IA come la polizia predittiva, il riconoscimento delle emozioni nelle scuole e nei luoghi di lavoro, i sistemi di punteggio sociale e il riconoscimento facciale a distanza da parte della polizia (in quest’ultimo caso esiste un’eccezione nella prevenzione dei crimini gravi). L’approvazione dell’AI Act non è soltanto un fatto storico ma un momento esemplare di un’Europa che vuole mettere al centro la dignità umana.