Che c’entrano l’uragano Irma o la crisi dei rifugiati con la sostenibilità finanziaria di un Paese? C’entrano molto, in quanto la loro gestione come potenziali rischi ambientali o sociali indica la capacità di guardare a lungo termine, di assicurare il futuro e di affrontarne le sfide. E quali Paesi sono più preparati?
Non l’Italia. Almeno in base a un report di RobecoSam, una casa di investimento svizzera che – tra le prime al mondo – già negli Anni Novanta si è messa a badare le analisi finanziarie considerando anche fattori e criteri che (allora) con il rendimento e la creazione di valore c’entravano apparentemente molto poco: quelli legati all’impatto sull’ambiente, sul Pianeta e sulla società.