E’ ancora presto per fare un bilancio della legge 21/2017 sullo smart working, o lavoro agile secondo la terminologia italiana, poiché le principali ricerche in materia non registrano ancora, se non marginalmente, le linee di sviluppo successive alla emanazione.
Tuttavia, andando a rileggere i dati dell’osservatorio del Policlinico tecnico di Milano confrontati con quelli a livello europeo di Ilo-Eurofund, entrambi del 2017, è possibile identificare le prospettive di sviluppo, anche alla luce delle tendenze internazionali in tema di incremento delle produttività, bilancio ecosostenibile ed esigenze di conciliazione tra lavoro e vita privata.