La premessa è doverosa. Rispetto al goal numero 3 dell’Onu, quello che punta ad assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, l’Italia performa meglio di molti Paesi sviluppati ». Carla Collicelli, ricercatrice associata del Cnr-Itb e tra i curatori del Rapporto Asvis 2018, prima di parlare di quello che ancora c’è da fare sul fronte della salute ci tiene a guardare il bicchiere mezzo pieno. E non ha torto.
Tra il 2010 e il 2016 la situazione italiana è migliorata molto e a incidere è soprattutto la riduzione dei tassi di mortalità. «L’Italia – spiega Collicelli – ha raggiunto l’obiettivo posto per la mortalità neonatale e per la mortalità sotto i cinque anni, collocandosi tra i Paesi con il minor numero di decessi infantili.
Dati che continuano a migliorare anche nel Mezzogiorno dove prima si registrava una situazione critica».