Dopo anni di teorie, e sotto la spinta di emergenze epocali, l’anno appena iniziato promette di essere il primo a mettere i principi ESG davvero al centro di una nuova cultura aziendale. È la convinzione di tutti i principali centri di ricerca e società di consulenza, che hanno evidenziato nei propri forecast i temi che caratterizzeranno le scelte e le strategie aziendali nel corso dell’anno appena iniziato
Non si tratta dell’ultima occasione, ma quasi. Dopo un triennio nel corso del quale i segnali della necessità di un cambiamento netto ed epocale rispetto a come abbiamo concepito fino a oggi la nostra vita sulla Terra si sono fatti via via più evidenti (una pandemia che ha messo in crisi la nostra fiducia in una “vita senza rischi” da un lato, e ha costretto dall’altro a ripensare l’approccio alla globalizzazione del business; un improvviso squilibrio geopolitico innescato dalla guerra in Ucraina che sta ridisegnando le mappe delle relazioni internazionali; eventi climatici estremi che hanno reso evidente gli effetti del climate change), il 2023 ha le carte in regola per essere l’anno durante il quale – con intelligenza e visione – è possibile mettere a sistema i diversi fattori di emergenza e disegnare un nuovo modello di approccio alla vita e al business. E così la sostenibilità, da parola sembre a rischio di apparire retorica, può diventare il filo conduttore di questa trasformazione, che si può già intuire in alcuni trend in atto, che matureranno nel corso dell’anno. «Dopo un anno di eventi meteorologici estremi che hanno messo a dura prova i raccolti, le catene di approvvigionamento e il costo delle merci in tutto il mondo, il 2023 è considerato un anno cruciale per uno scatto in avanti sui temi della sostenibilità», confermano gli analisti di Nielsen guardando agli scenari più significative dell’anno appena iniziato (vedi qui:https://nielseniq.com/global/en/insights/analysis/2022/trend-watch-2023-sustainability/)
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