Diffusi i nuovi dati dell’Istat sull’occupazione: sono un milione i nuclei rimasti senza alcuna fonte di reddito.
Ultimamente non c’è mai da sorridere quando l’Istat decide di diffondere i numeri sull’occupazione in Italia, perché è la disoccupazione quella che purtroppo cresce ogni volta senza lasciare speranza per il futuro.
Ma questa volta è l’angoscia che prende il sopravvento davanti ai calcoli che il nostro istituto nazionale di statistica ha voluto fare guardando il lavoro dal punto di vista femminile.
Le donne lavoratrici. Un numero per tutti? Quello delle famiglie dove come genitore c’è soltanto la mamma ed è anche una mamma che non ha lavoro: sono quasi 200 mila in Italia. Sono aumentate, in un anno. Sono il 5 per cento in più, ci racconta l’Istat, e al di là delle cifre statistiche non è difficile immaginare quali siano le difficoltà del loro quotidiano.
Migliora poter cercare di immaginare che cosa si nasconde dietro quell’altra cifra statistica? E’ quella che ci dice quante sono le donne che lavorano da sole in una famiglia dove il marito non riesce a trovare un lavoro. E fornisce un altro dato inquietante. Perché sono quasi un milione le famiglie che vivono questa situazione – 970 mila per essere precisi – e se prendiamo in considerazione il numero totale delle famiglie italiane (oltre 16 milioni e mezzo) possiamo capire quanta parte del peso della società finisca sulle spalle delle donne. E’ infatti difficile immaginare che una donna che lavora fuori casa poi non si dia da fare in maniera attiva anche dentro casa, con l’accudimento dei figli, la spesa, i bucati, i pasti e tutto il resto.