L’impresa riformista. Una parola dell’economia. E un’altra tipica del linguaggio politico. Perché metterle insieme? E cos’è mai un’impresa riformista?
Viviamo tempi di passioni tristi e pensieri mediocri, di profondi disagi sociali cui troppo a lungo le classi dirigenti hanno dato scarso ascolto, di estremismi verbali frutto di rancori e invidie sociali. Di ostilità per la scienza e per l’attenzione ai numeri e ai fatti e di fascino fin troppo diffuso per le fake news e “pensiero magico” incurante di verifiche con la realtà e semmai seducente su post-verità desiderate-
E ancora, di corrosive promesse di politici cosiddetti nuovi per improbabili scorciatoie di fronte a problemi difficili, complessi.