“È ancora presto per capire quale sarà la linea della nuova Commissione europea e del nuovo Parlamento rispetto agli impegni dell’Agenda 2030. Se cioè gli Obiettivi di sviluppo sostenibile saranno davvero al centro dei programmi degli organi dell’Unione nei prossimi anni”. Così scrivevamo la scorsa settimana, in attesa del discorso programmatico della Presidente designata della Commissione europea. Ebbene, il primo testo pubblico di Ursula von der Leyen ha spazzato via non solo i possibili dubbi sulla scelta a favore dello sviluppo sostenibile come architrave dei prossimi cinque anni della politica europea, ma anche i tentennamenti e le tiepidezze che hanno caratterizzato la Commissione Juncker su questo tema. La parola “sostenibile” compare dodici volte nel discorso programmatico pronunciato martedì scorso, il quale contiene numerose proposte riconducibili esplicitamente a molti dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (come mostrato nel documento che pubblichiamo a cura del Segretariato ASviS) e l’impegno esplicito a “non lasciare nessuno indietro”, esattamente il motto dell’Agenda 2030.

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