La tassonomia al cuore del piano non ha ancora un volto definito. Scontro sul gas e sulle foreste. A fine marzo l’atto definitivo. Parola agli addetti ai lavori: Bicciato, Bonaccorsi, Randazzo.
Per il Piano d’azione Ue sulla finanza sostenibile avviato quasi tre anni fa, l’ultimo miglio sarà il più difficile. La tassonomia che sta al cuore del piano, la classificazione delle attività economiche in cui investire in modo sostenibile nell’ottica dell’adattamento e mitigazione alla crisi climatica, non ha ancora un volto definito. Anzi, su come sarà questo volto, cioè sull’atto delegato che definirà la tassonomia, s’è accesa una guerra. Comprensibile, se si considera che anche Next Generation Eu, il piano europeo per la ripresa post-pandemia, per orientare risorse e investimenti fa riferimento ai principi della tassonomia.