Non ci sono donne ai tavoli dove siedono russi e ucraini che da giorni negoziano la tregua. Solo uomini anche nei consigli di guerra: militari, politici, dirigenti dei servizi segreti, a parte la governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina. Eppure, su entrambi i fronti, ci sono storie di donne straordinarie e non solo mogli e madri che percorrono centinaia di migliaia di chilometri per portare in salvo i figli, lontano dai mariti, dai compagni impegnati nei combattimenti. Ci sono donne tra i combattenti, donne che preparano bombe molotov, donne tornate al loro paese per imbracciare le armi. Ma non ci sono donne nelle stanze del potere, dove si discute di controllo dei territori, di armi, di confini.
Abbiamo deciso di dedicare il nostro appuntamento di aprile all’analisi degli scenari della guerra in Ucraina con gli occhi delle donne, con la convinzione che il loro contributo sarebbe decisivo per costruire un futuro di pace.