Restituzione sociale attraverso un nuovo modello di welfare. Sono le parole d’ordine con cui uno dei colossi della consulenza d’impresa come Deloitte ha deciso di fare il suo ingresso nel mondo della filantropia in Italia. Il gruppo, con una lunga esperienza di solidarietà negli Stati Uniti, nel febbraio 2015 ha dato vita nel nostro Paese alla sua Fondazione d’impresa con un obiettivo chiaro: fare della responsabilità sociale uno strumento efficace per creare valore “misurabile” sui territori e a favore delle persone, mettendo in campo le proprie risorse e competenze, oltre che instaurando un dialogo con le istituzioni e le realtà di eccellenza presenti sul territorio nazionale e non solo.
“La fondazione Deloitte” afferma il Presidente Paolo Gibello, “utilizza tre canali per fornire un impatto durevole ed efficace sulla società: investimenti in progetti a medio lungo termine attraverso interventi filantropici, disponibilità e condivisione delle proprie competenze multidisciplinari mediante attività pro-bono, attività di contaminazione e sensibilizzazione sia rivolta al proprio interno che all’esterno”
Per rendere concreto questo approccio la fondazione ha messo a punto un modello pratico per quantificare l’impatto degli interventi sociali, analizzandone gli effetti finanziari e quelli sul welfare dei cittadini. I risultati della ricerca sono raccolti nel libro “ne vale la pena? Misurare il ritorno sociale degli investimenti per un welfare migliore” a cura di professionisti italiani e internazionali e con la prefazione di Guido Borsani, Partner Deloitte e Public Sector Leader di Deloitte Italia.