L’impegno sociale da parte delle aziende italiane vale quasi un miliardo di euro di investimenti (più del doppio rispetto a dieci anni fa): 920 milioni di euro investiti nell’ultimo anno da più del 70% delle aziende con più di 100 dipendenti che hanno destinato in media 158.000 euro ciascuna a risparmio energetico e contenimento degli sprechi (65%), iniziative in favore dei dipendenti (55%), contrasto dell’inquinamento e allo smaltimento dei rifiuti (53%), solidarietà e impegno umanitario (38%), a favore della pratica sportiva (31%), sostegno di arte e cultura (24%).
Lo dicono i dati diffusi dall’Osservatorio Socialis in occasione della cerimonia di consegna del premio per le migliori tesi di laurea italiane su Csr e sviluppo sostenibile. Ora poi, con il recepimento della Direttiva Ue 95/2014, entro fine 2016 l’attività delle imprese sarà regolata da una norma che riguarda appunto le comunicazioni non finanziarie: si dovrà rendicontare anche in tema di ambiente, politiche di genere, anticorruzione, diversità e diritti umani.
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