C’è una parola che ripete spesso: reputazione. È un elemento intangibile ma fondamentale per il futuro e la crescita del nostro Paese. E che coinvolge trasversalmente tutto il Made in Italy, dall’arte alla cultura, dall’industria più tradizionale a quella più innovativa.
«La reputazione è fondamentale sia per conquistare nuove quote di mercato, sia per avere un posizionamento dei prodotti più elevato in termini di valore aggiunto».
Da questa premessa, il ragionamento di Antonio D’Amato va oltre, per arrivare ad un’altra considerazione, e cioè di come la tutela e lo sviluppo del nostro patrimonio culturale e artistico sia un tassello irrinunciabile per rilanciare l’economia italiana: «Ogni euro investito in cultura è un investimento sulla competitività del Paese».