Tra le giornate internazionali dell’Onu, quella delle donne nella scienza, che dal 2016 cade l’11 febbraio, è una delle quali si parla di più. Al di là del valore simbolico che ha ricordarsene una volta all’anno, perché non sia vacua retorica è fondamentale che di un tema tanto importante si discuta con serietà e continuità.
I dati innanzitutto: tra i laureati, le ragazze sono ormai la maggioranza in tutti i Paesi industrializzati. Ma ancora poche sono quelle che scelgono le discipline Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). A livello mondiale, secondo l’Unesco le donne rappresentano meno di un terzo degli studenti e dei ricercatori.
Anche se in Italia, per una volta vien da dire, va un po’ meglio: il 53% dei laureati in discipline Stem è costituito da donne, contro una media Ocse ferma al 39%. Sono però i ragazzi a dominare in ingegneria e informatica.