In dieci anni La27Ora, nata per seguire il cammino della realizzazione della parità di genere, ne ha registrato i molti passi avanti, i troppi stalli e qualche frenata. Il bilancio finale avrebbe potuto comunque essere positivo, se la pandemia non avesse fatto saltare il banco, riportandoci indietro di anni in molti campi, primo fra tutti quello del lavoro. Il tasso di occupazione femminile, che nel 2011 era pari al 46,5%, e nel 2019 aveva raggiunto il 50,4%, pur restando il peggiore d’Europa, nel 2020 scende al 48,9% (media dei primi tre trimestri).
La crisi ha colpito i comparti a maggiore intensità di lavoro femminile, come i servizi alle famiglie. Tra marzo e settembre dello scorso anno circa un milione e mezzo di donne è finita in cassa integrazione. Secondo una ricerca Ipsos per WeWorld, negli ultimi dodici mesi, una su due ha visto peggiorare la propria situazione economica. Per il 60% c’è stata una riduzione del 20% delle proprie entrate.
Per il futuro, tra le occupate, una su due teme di perdere il lavoro. Tra le disoccupate, una su quattro dichiara che, a causa del Covid, ha dovuto rinunciare a cercare un’occupazione. Lo registra l’Istat che segnala un tasso di inattività passato dal 43,3% del 2019 al 45,5% del 2020 (+2,2% a fronte di un +1,6% maschile). Già, perché spesso il peso della famiglia il carico di lavoro che già prima della pandemia pesava sulle donne, è aumentato.
Clicca qui per leggere l’articolo