Già le prime rilevazioni lo avevano messo in luce. Ma la relazione inviata al Parlamento dalla ministra Maria Elena Boschi sui risultati dei primi tre anni della legge Golfo-Mosca (che ha introdotto le quote di genere nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali di società quotate e società pubbliche) lo testimonia con certezza: di fronte all’obbligo di riservare una parte precisa dei posti degli organi sociali al genere meno rappresentato, le donne, le società pubbliche hanno preferito mettere un amministratore unico. Uomo nel 97% dei casi.