L’esordio, nel 2010, in Gran Bretagna per promuovere una più alta partecipazione femminile nelle posizioni delle organizzazioni pubbliche e private. Fissando un’asticella, almeno il 30% – da cui il progetto ha mutuato nome, 30% Club – e accantonando automatiscmi di sorta, come le quote di genere, per puntare a iniziative volontarie.
Poi, nell’ottobre del 2015, il lancio della versione italiana che si prefigge di raggiungere quel traguardo entro il 2020 e che oggi sbarcherà a Roma, a Palazzo Giustiniani, per mettere in fila sfide e opportunità di una leadership bilanciata.
“I numeri della presenza femminile nelle posizioni di diretto riporto dell’Amministratore delegato sono impressionanti – spiega Linda Lanzillotta, vicepresidente del Senato che sostiene la ricerca curata dall’Associazione 30% Club Italia “Più donne nel management, più opportunità per il Paese”.