Presentato il 14 settembre, il Rapporto Scenari Economici del Centro Studi Confindustria “Le sfide della politica economica”.
I principali dati emersi:
– Secondo i dati del Rapporto la crescita globale si consolida: nel secondo trimestre di quest’anno ha toccato il ritmo più alto dal 2010.
– Riviste al rialzo le stime per il PIL italiano: +1,5% nel 2017 e +1,3% nel 2018, rispetto al +1,3% e al +1,1% indicati solo tre mesi fa. A fine 2018 il PIL recupererà il terreno perduto con la seconda recessione (2011-13), ma sarà ancora del 4,7% inferiore al massimo toccato nel 2008.
– Volano le esportazioni e il made in Italy continua a guadagnare quote di mercato; gli investimenti mostrano un vivace dinamismo.
– Il recupero dell’economia italiana è caratterizzato, inoltre, da una considerevole creazione di posti di lavoro. Nel 2017 e nel 2018 l’occupazione sale dell’1,1% e dell’1,0%, a fine 2018 gli occupati supereranno di 160mila unità il picco toccato nel 2008. Anche se le persone cui manca il lavoro, in tutto o in parte, sono ancora 7,7 milioni e la bassa occupazione giovanile resta il vero tallone d’Achille.
– In questo quadro favorevole non mancano i rischi al ribasso che il Csc individua in 6 condizioni: l’uscita dalle misure di emergenza della BCE; il rilassarsi dell’azione riformista del Governo italiano; il ritorno di simultanee politiche di bilancio restrittive in Europa; le turbolenze dei tassi di cambio; il crollo del prezzo del petrolio e il rallentamento marcato della Cina.
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