In un mercato che chiede maggiore sostenibilità, cresce il numero delle reti d’impresa che operano nei diversi territori grazie alla volontà di aziende che hanno fatto della CSR un driver strategico.
Fare rete per la sostenibilità è certamente un impegno ma rappresenta soprattutto un’opportunità per le organizzazioni che ci credono.
In Italia sono attivi da anni alcuni network di imprese sostenibili. Tra i più conosciuti: Animaimpresa (Friuli Venezia Giulia), Anima per il sociale nei valori d’impresa (Roma), ETIClab (Genova), Figli del Mondo (Rimini), Associazione Aziende modenesi per la RSI (Modena), Impronta Etica (Bologna), ResponsabItaly (Calabria).
I referenti di queste reti si sono confrontati il 4 ottobre 2017 durante Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale e di nuovo a Milano il 26 gennaio 2018.
Obiettivo? Condividere esperienze, progetti, idee per il futuro, ma anche offrire una serie di suggerimenti a chi vuole creare una nuova rete territoriale di imprese sostenibili.
Prima di iniziare il processo di creazione della rete è necessario impostare una fase di ascolto e di confronto anche informale tra alcune aziende del territorio più interessate e disponibili.
Un’attività importante per poter procedere alla definizione degli obiettivi che la rete intende darsi e per definire le priorità di intervento.
Questo il “Decalogo” creato dai referenti delle reti d’impresa che hanno partecipato all’incontro al Salone della CSR e che sarà implementato durante la prossima riunione.
Il livello dell’intenzione, la reason why, come in ogni progetto, è fondamentale per garantirne la durabilità. Diversamente si ragiona di meccanismi, che hanno il fiato corto. Va verificata e approfondita la ragione per cui si pensa di avviare il percorso e in particolare è importante riflettere su due inneschi potenzialmente “vincenti”: sostenibilità come scelta strategica di competitività per i futuri associati e contributo allo sviluppo sostenibile del territorio.