Viviamo nella retorica quando si parla di lavoro. Un loop infinito che torna ciclicamente, soprattutto quando si parla della festa del lavoro.
Ci sono sicuramente ostacoli concreti su un tema oggettivamente sconfinato ma è soprattutto un problema di percezione in cui la cittadinanza tende a diventare un tratto puramente artificiale della questione. Tra le tante sfide che questo questo periodo storico ci impone c’è quella di vivere il lavoro senza limiti o confini e senza discriminazioni di alcun tipo, ad esempio facendo in modo che il luogo di nascita non determini il destino di un lavoratore.