Possiamo influenzare il futuro se gli diamo un senso. Può assomigliare ai nostri sogni, alle nostre ambizioni, alle nostre speranze, piuttosto che ai nostri incubi, alle nostre ansie, alle nostre paure. È possibile combattere efficacemente il cambiamento climatico; portare pace e sviluppo nei luoghi di origine dei flussi migratori; rendere più coese e inclusive le nostre società riducendo le diseguaglianze economiche e sociali. Anche grazie a una nuova economia a misura d’uomo, più green, sharing, circolare, più attenta alla responsabilità sociale delle imprese.
C’è un’Italia che è già protagonista di quest’economia, che sposa saperi antichi e innovazione, conoscenza e bellezza. E per questo è apprezzata e riconosciuta nel mondo. Grazie anche alla sua storia e alla sua collocazione geografica nel Mediterraneo il nostro Paese può svolgere un ruolo importante come ponte verso l’Africa e come partner del progetto della Nuova Via della Seta. Per questa Italia è decisiva la sfida della ricostruzione nell’Appennino centrale, metafora e concreto banco di prova della nostra volontà e capacità di dare senso al futuro.
Proprio questi saranno i temi al centro del Seminario Estivo di Symbola dal titolo “Il senso dell’Italia per il futuro” che per il sesto anno consecutivo si tiene a Treia, in provincia di Macerata. Nella due giorni di Treia si parlerà infatti di innovazione, qualità, tecnologie, di antichi e nuovi saperi, della forza dei territori e della coesione delle comunità, di ricostruzione e identità, dei talenti del Paese. Si cercheranno le chiavi per un rilancio dell’economia con uno sguardo rivolto al futuro.