Le aziende virtuose saranno quelle in grado di creare valore condiviso per gli stakeholder, in quanto capaci di innovare l’offerta di prodotti e servizi, attraverso l’ascolto delle nuove esigenze e un uso appropriato della tecnologia, ridefinire la catena del valore e i conseguenti processi aziendali
Come il Prof Giovannini non si stanca mai di ripetere “lo sviluppo sostenibile non è una sciocca utopia, ma è l’unica possibilità che il mondo delle imprese e la società odierna hanno per assicurarsi il futuro”. La vera sciocca utopia, soprattutto alla luce della crisi che ha colpito così duramente la nostra società, è pensare che l’attuale sistema possa funzionare ancora senza nessun cambiamento strutturale. Servono dei veri e propri cambi di paradigma per costruire dei modelli di business sostenibili e resilienti.
Ormai si va consolidando la consapevolezza che la creazione di valore delle imprese sia strettamente correlata alle performance ESG (Enviromental, Social and Governance) anche in momenti di crisi. Infatti, come evidenziato da un recente studio di BlackRock “le aziende con un forte profilo sui temi rilevanti legati alla sostenibilità, hanno un maggior potenziale di ripresa di quelle con profili più deboli. In particolare, le aziende gestite con un’attenzione alla sostenibilità sono meglio posizionate, a fronte di condizioni avverse e beneficeranno di condizioni di mercato positive”.
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