Perle imprese è scattato l’obbligo. Il 57% finora non ha mai rendicontato
Ad esempio l’utilizzo di energie rinnovabili e le emissioni di Co2, la promozione della parità di genere e la lotta alla corruzione, il rispetto dei diritti umani.
L’obbligo deriva dal recepimento nel nostro ordinamento di una Direttiva dell’Unione europea che ha costituito, nell’ambito della rendicontazione della sostenibilità, una sorta di rivoluzione copernicana:
se prima tutto questo rientrava nell’ambito della volontarietà, ora è un obbligo di legge.
Come stanno affrontando questo passaggio le imprese italiane? A scattare una fotografia è stato nei giorni scorsi il primo rapporto dell’Osservatorio nazionale sulla Rendicontazione Non finanziaria promosso da Deloitte con il supporto scientifico di Sda Bocconi. L’indagine ha preso in esame le Dichiarazioni non finanziarie (Dnf) di quasi duecento (194) società, in larga parte quotate, che sono state prodotte entro la metà di luglio.
Cercando di esaminare se già si possono individuare delle tendenze, sebbene si tratti per il momento di «numeri statisticamente non rilevanti», ha avvertito il professor Francesco Perrini, direttore del Sustainability Lab in Sda, che ha presentato lo studio insieme al collega Alessandro Menichilli e a Franco Amelio, Sustainability leader in Deloitte.