di Gaia Pascucci.
ROMA – La sostenibilità guida le scelte dei Millennials, anche in fatto di moda. Sempre più attenti al tema, sui social e sui media, in assenza di campagne efficaci che descrivano l’impegno delle aziende, i nuovi consumatori cercando di informarsi da soli. Il 58% dei giovani nati tra il 1980 e il 2000 crede che le aziende di moda non prestino sufficiente attenzione al tema sostenibilità e l’88% è convinto che dovrebbero comunicare in maniera più chiara e trasparente dove, da chi e come viene prodotto un capo d’abbigliamento. L’81% sarebbe disposto a pagare un prezzo maggiore per un prodotto sostenibile. È la tendenza che emerge da un’indagine di PwC sul tema sostenibilità e moda, condotta attraverso 3160 interviste e l’analisi di oltre 85.000 conversazioni a livello mondiale.
Ma cosa rappresenta per i giovani la sostenibilità? Il 72% la identifica con il semplice riciclo, il 55% la associa alla parola green, tra il 34 e 39% con le parole innovazione, durabilità, trasparenza. Si informano via web attraverso i siti delle aziende (33%), con passaparola (24%), via social network (19%), mentre in maniera marginale attraverso pubblicità (13%) e giornali e riviste (11%).
Il ritardo su quanto sostenibili siano i prodotti della moda è dimostrato da quanti pensano (88%) che le aziende dovrebbero comunicare in maniera più chiara e trasparente dove, da chi e come viene prodotto un capo d’abbigliamento.
Quando un’azienda viene giudicata inaffidabile perché ha adottato un comportamento irresponsabile con impatti ambientali e/o sociali, il 52% degli intervistati dichiara che sicuramente non comprerà più da quelle aziende.
A conferma della loro attenzione, l’81% sarebbe disposto a pagare un sovrapprezzo per un prodotto sostenibile, con il 65% che pagherebbe tra il 10% e il 20% in più.
Il 41% dei Millennials afferma infatti che la sostenibilità può aumentare in maniera significativa la fedeltà verso un brand. Il comportamento d’acquisto consapevole, si traduce in una maggiore informazione pre-acquisto, dichiarata dal 32% dei rispondenti all’indagine.
E dalla ricerca arrivano anche dei consigli alle aziende che vogliono migliorare nel campo della sostenibilità: «Comunicando in maniera diversa e incidendo di più sulla chiarezza e trasparenza dell’etichetta e nelle campagne pubblicitarie, puntando ad una comunicazione continuativa – spiega Erika Andreetta Retail Consulting Leader di PwC. La sostenibilità deve diventare un messaggio sempre presente delle comunicazioni delle aziende: nelle campagne pubblicitarie, nel social network e nel prodotto stesso».