di Nicoletta Picchio.
Siamo davanti ad un cambiamento d’epoca, che richiede il coinvolgimento di tutti gli attori, istituzionali, sociali ed economici. “Mai come ora, in un momento di non facile congiuntura internazionale occorre un impegno condiviso per un impegno comune di sviluppo e crescita complessiva del sistema paese”.
Giorgio Squinzi torna sulla necessità di quel “fare insieme” sottolineato dal Santo Padre nel Giubileo, che so è tenuto il 27 febbraio, davanti a 7mila imprenditori.
Un fare insieme per essere costruttori del “Bene comune” e artefici di un “nuovo umanesimo del lavoro”, facendo sì che “il lavoro crei altro lavoro, la responsabilità altra responsabilità e la speranza crei altra speranza, soprattutto per le giovani generazioni”.
E’ un impegno necessario per vincere la sfida della nuova “rivoluzione industriale” nella quale siamo entrati.