L’economia circolare potrebbe essere la terapia per una malattia che pare coinvolgere il mondo, e la malattia è quella distonia cognitiva per cui sono tutti ecologisti con l’ambiente degli altri. Per troppe persone del mondo e per troppi Governi la lotta ai cambiamenti climatici sì ma fatela voi, l’auto elettrica bellissima però compriamo il diesel, i mgiranti climatici vadano altrove, i rifiuti vadano nella regione confinante ma qui non volgiamo inceneritori.
Questa distonia tra l’ambiente e la sua negazione può essere osservata in tutto il mondo.
La medicina non omeopatica può venire dalla tendenza dell’economia di oggi, da quella spinta alla sostenibilità che, su scala nazionale, si legge guardando i trend dell’industria.
In questi giorno il mondo dell’economia verde ha potuto assistere a un nuovo e costruttivo rapporto tra Confindustria e Ministero dell’Ambiente in occasione della presentazione dello studio “Economia Circolare, il ruolo dell’industria italiana” e alla presentazione del rapporto Greenitaly di Symbola, mentre durante questa settimana coloro che fanno ambiente con i fatti e le cose di confronteranno a Rimini in occasione di ecomondo e degli stati generali della Gree economy