Dietro il boom degli Esg non ci sono solo ragioni morali, ma pure la consapevolezza che l’investimento green fa bene al portafoglio. E i colossi internazionali si stanno attrezzando.

Più che la decisione in sé, hanno stupito le motivazioni. Quando nei giorni scorsi la vicepresidente della Bei Andrew McDowell è stata intervistata da Bloomberg, in merito alla decisione di non finanziare più i combustibili fossili, ha spiegato che “non ha senso continuare a sostenere settori che nell’arco di 20-25 anni potrebbero essere superati dallo sviluppo tecnologico”.

L’esperta ha anche ricordato il ruolo della Banca europea degli investimenti per lo sviluppo dell’area e ha riconosciuto le pressioni crescenti di istituzioni e gruppi cittadini verso una svolta green dei finanziamenti, ma è stato soprattutto il riferimento al business quello che maggiormente ha colpito.

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